Il vittoriese Alessandro Tandura (Vittorio Veneto 1893 – Mogadiscio 1937) ha ricevuto la Medaglia d’Oro al Valor Militare per le sue azioni di spionaggio durante la prima guerra mondiale. Questo giovane e sfrontato ufficiale di Fanteria, che già si era distinto sul Carso, la sera del 9 agosto 1918 venne paracadutato da un aereo Voisin sui territori occupati. Fu il primo paracadutista impiegato in azione di spionaggio. Il progetto era di farlo arrivare sulle pendici del Col Visentin che sovrasta la città ma il buio e la novità dell’intera operazione lo videro cadere nelle vigne di San Martino di Colle Umberto. Raggiunta in modo rocambolesco la sua destinazione sulla montagna, per tre mesi raccolse preziose informazioni sulle attività dei nemici e sulle loro infrastrutture, grazie anche alla collaborazione dei familiari, della fidanzata e di Cesare Pagnini, soldato triestino impiegato al Comando di Tappa.
Le informazioni raccolte erano trasmesse oltre il Piave con piccioni viaggiatori che gli venivano recapitati con appositi cestini dotati di paracadute.