Nell’area ora occupata dagli edifici di una industria tessile, fin dal Medioevo è documentato il Monastero femminile di Santa Giustina. Nel corso dell’Ottocento si era qui stabilita la Scuola Allievi ufficiali del Regno Lombardo-Veneto poi divenuta Caserma Vittorio Emanuele II, dotata anche di una grande piscina. L’edificio, che dopo la prima guerra mondiale ospitò il 72° Reggimento Fanteria, venne distrutto a seguito del bombardamento alleato del marzo 1945.
Passati gli italiani oltre il Piave dopo Caporetto, la Caserma Vittorio Emanuele II che era sedel dell’ 8° Reggimento Artiglieria da Fortezza, non fu prontamente occupata dagli invasori: temevano che gli italiani in fuga avessero minato l’edificio. Nel corso del 1918 gli austriaci utilizzarono la caserma per allestirvi un ospedale, sfruttando la piazza antistante la chiesa di Santa Giustina come parcheggio per le ambulanze.