Durante l’Anno dell’Invasione l’amministrazione pubblica, profuga a Bologna, era retta dal Commissario Prefettizio Francesco Gervasi. Nel Municipio si insediò l’Ortskommandantur, l’ufficio del governatore militare per la popolazione civile rimasta. Il ruolo di Sindaco, seppur privo di poteri, fu assegnato a Francesco Troyer che insieme al Vescovo Eugenio Beccegato fu uno dei pochi interlocutori riconosciuti dalle autorità militari di occupazione. In quell’annola piazza era animata da vittoriesi che attendevano pazientemente il loro turno per poter accedere agli uffici del Municipio dove chiedere cibo, documenti, permessi.. L’obiettivo quotidiano era trovare il modo di superare i tanti obblighi e divieti che ogni giorno venivano emanati rendendo la vita dei vittoriesi davvero difficile.